Ottobre 2019

CALCIO

FC RIETI, QUASI UN THRILLER. SPERIAMO NEL LIETO FINE

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Un thriller, speriamo dal lieto fine. Una storia di una squadra di calcio che non trova pace e che forse mai la troverà.

In due anni abbiamo visto più dirigenti, direttori, tecnici, collaboratori, faccendieri,  di quanti se ne vedono in dieci anni in società e città normali. Che la squadra di calcio di questa città abbia avuto un percorso travagliato lo si evince dal suo tessuto storico, imprenditoriale ma in fondo culturale.

Una squadra e una società alla quale sembrava non mancasse nulla quando a Maggio 2018 ad Ostia ottenne la tanto sospirata promozione in una categoria in cui non c’è solo il passaggio da dilettantismo a professionismo, ma da “pallone” a “calcio”. E ad accorgercene non ci volle molto, tanto che il presidente della promozione cedette la società in estate ad una misteriosa holding europea che poi si palesò in tutte le sue sfaccettature.

Quella holding, ben presto,  più fuori che dentro il campo, per la verità, manifestò tutta la sua incertezza tanto che a Gennaio Curci dovette ricaricarsi sulle spalle la società , condurla alla salvezza con un management ed un tecnico che fecero sognare la città, arrivando, penalizzazioni a parte, addirittura a ridosso dei play off.

Era il 5 maggio del 2019 e a Catania un Rieti ormai tranquillo uscì indenne dal Massimino.

Dal 5 maggio in poi si spensero i riflettori ed invece di programmare un nuovo ciclo, tra una cordata e l’altra a far visita al presidente Curci , che da subito disse di voler cedere la mano ,si arrivò a Luglio senza squadra e con una iscrizione da adempiere pena l’esclusione e la ripartenza dai campetti di paese .

Ed ancora una volta il traghettatore Curci mette le mani nel portafogli e nell’ultimo giorno utile iscrive il Rieti in Lega Pro. 

Nella rovente estate reatina, le cordate arrivano, visionano, fanno diligence, e poi tutte fuggono tant’è che Curci ricorre all’amico Fabiani (attuale direttore della Salernitana), per comporre una squadra e mentre i raduni delle altre iniziano, il Rieti acquista a blocchi tanti validi giovani provenienti da Salerno compreso Alberto Mariani,  l’allenatore che vanta il record negativo di aver raccolto meno punti nella storia recente degli amarantocelesti.

In ogni apparizione pubblica, anche a campionato iniziato, Curci ribadisce che è pronto a vendere, cedere quanto prima, svendere, quasi regalare, perché  il carico è onestamente diventato troppo gravoso ma ancor più quello emotivo.

E proprio nella corsa finale tra due cordate campane la spunta una società, la Italdiesel srl,  che a metà ottobre acquista il Rieti, cambia il tecnico e sul campo fa un filotto quasi da record sancendo una regola “basta cambiare l’allenatore”.

Con un bottino di 10 punti in quattro partite, frutto di tre vittorie ed un pareggio, la Italdiesel però non fa i conti con la Lega Pro e le sue regole ferree, così appena arrivata  fa saltare il banco, non potendo nell’immediato far fronte al pagamento degli stipendi, lasciandosi sì mettere in mora dai giocatori, ma  guadagnando anche 20 giorni preziosi per farlo, al costo di 4 punti di penalizzazione. 

Ad oggi una cosa è certa, il 100% del pacchetto azionario è proprio in mano alla stessa Italdiesel che qualche sera fa ha dato mandato irrevocabile al Sig. Troise (attuale amministratore unico del Fc Rieti) di trovare imprenditori disposti a sposare la causa del Rieti calcio.

Dunque, chi ha comprato sta cercando nuovi acquirenti e chi ha venduto, Curci, qualche ora fa ha diffidato attraverso i suoi legali la Italdiesel a tenere fede agli impegni assunti.

Nel frattempo i giocatori, dopo la seduta di questa mattina agli ordini dell’allenatore Caneo, alcuni saldati ed alcuni in pagamento, salgono sul pullman che li condurrà a Vibo Valentia per l’ennesima sfacchinata della stagione, avendo deciso di andare ad onorare la maglia in attesa degli eventi, che a quanto sembra saranno ricchi di colpi di scena e capovolgimenti di fronte.

 

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