Ebbene sì, accadrà! Il prossimo 12 maggio David Copperfield tornerà in Italia, nell’evento magico più importante dell’anno: Masters of Magic, a Saint Vincent! Prima di raccontarvi qualcosa di questo personaggio, lasciatemi condividere almeno con voi la soddisfazione di essere stato premiato, cinque anni fa, in questo evento che ha annoverato via via personaggi come Dynamo, Copperfield, Brachetti, Paul Daniels e tanti altri.
Bene, rubate all’editore di Format tre righe per questa “auto-pacca-sulla-spalla” (e chiedendovi perdono), veniamo a noi.
Era l’inizio degli anni ’90 quando per la prima volta mi trovai al cospetto di Copperfield: accadde a Milano, al Forum (allora PalaTrussardi). Copperfield tenne il suo sontuoso spettacolo con l’incredibile Volo e per noi del Club Magico Italiano fu l’occasione per organizzare proprio lì il nostro Congresso…e ovviamente confrontarci con lui in quei tre giorni.Lo rividi anni dopo a Bologna, al PalaMalaguti.
Copperfield è uno dei più grandi artisti della magia mai esistiti. Il suo spettacolo va in scena da decenni a Las Vegas. Miei colleghi che lo hanno visto recentemente lì, raccontano di un personaggio ora forse un po’ stanco, tuttavia il suo show resta ancora oggi di gran lunga il più sontuoso e curato tra quelli di magia.
Il pubblico televisivo italiano lo ricorda soprattutto per una serie di grandi e spettacolari effetti, come l’attraversamento della Muraglia Cinese, la fuga da Alcatraz, la sparizione della Statua della Libertà e Il Volo. Soffermiamoci su quest’ultimo “miracolo”: fino ad allora i maghi facevanoinfatti levitare le loro assistenti, ma volare era ben altro.
Poi una sera, in un teatro, Copperfield prende la rincorsa sul palco e…letteralmente vola. Fa capriole e giravolte nell’aria, sopra le teste del pubblico, si infila - sempre volando -in una grande scatola di plexiglas e lì dentro continua a fare capriole come un astronauta nella sua navicella spaziale.
Nel 2013, alla Biblioteca Paroniana, potei raccontare questa affascinante storia a tre classi del Marconi, della Minervini e della Sisti, in un progetto sulla creatività organizzato dalla Paronianache si protrasse per quattro mesi.
Grazie a Copperfield e al suo Volo, quei giovani compresero e sperimentarono il senso più alto del “Nulla è impossibile!”, l’importanza di non farsi limitare dai condizionamenti.
Assistettero al video della prestazione di David e poi si divertirono vedendo le raffigurazioni d’epoca della prima levitazione mai presentata (XVIII secolo): il francese Robert Houdin (che non era Houdini) solleva suo figlio poggiandolo su un bastone.
Trascorsero poi il restante tempo inventando giochi, dopo aver appreso semplici tecniche del pensiero laterale (senza ovviamente che sapessero di cosa si trattasse).
Incredibilmente tutto questo era in linea proprio con ciò che Copperfield faceva con i bambini negli Usa: con la sua Fondazione andava negli ospedali e utilizzava la magia come terapia…molti anni prima dei clown in corsia!
Ma le soprese non finiscono qui: nel prossimo numero scopriremo come proprio Il Volo darà agli adulti una grande lezione sulla creatività. Non resta che aspettare