(di Domenico Di Cesare) “Aprite i porti ai migranti, vittime delle vostre bugie e delle vostre ingiustizie”, è quanto si legge nel manifesto scritto da Antonio Ferraro, che ha manifestato oggi davanti la Prefettura di Rieti.
La stragrande maggioranza dei politici, sia nazionali che locali, si interessa al fenomeno della migrazione quasi esclusivamente per cavalcare l’onda di un malcontento generale. La causa è forse anche da ricercare nel disinteresse a conoscere i numeri veri di questa 'invasione' da parte di chi preferisce sbizzarrirsi dietro a una tastiera, con insulti di ‘pancia’. C’è poco da sorprendersi quindi se nel 'Dossier 2018 sulle migrazioni' risulta che il paese europeo con la più alta percezione sul numero dei migranti realmente presenti sul proprio territorio, sia proprio l’Italia (si pensa ce ne siano più del doppio); con un altro dato che non lascia adito a dubbi e cioè che nel mondo, il Bel Paese è quello con il più alto tasso di disinformazione sull’immigrazione.
Sembra davvero che il futuro della nostra nazione dipenda dai migranti e che al di fuori di essi siano tutte rose e fiori; e nessuno dice che i seicentomila sbarchi dal 2014 a oggi, rappresentano solo l'1% della popolazione italiana e basterebbe questo dato per far capire che l'emergenza non è certo nei numeri.
Per diciannove giorni ci sono stati 49 migranti bloccati su due navi e nessun Paese voleva accoglierli. I cittadini si sono divisi a favore o contro e c’è chi ha scelto di fare lo sciopero della fame per dare solidarietà a quelle persone in mare, per un segnale di umanità.
Ferraro non è nuovo a manifestazioni di sostegno verso gli ultimi, i terremotati, le scuole sicure per gli studenti e verso chiunque non abbia i nostri stessi diritti; la sua indignazione l'ha manifestata davanti la Prefettura dalle 12 alle 14, per dare un sostegno morale a chi cerca un futuro migliore: “Manifesto per 49 esseri umani bloccati su due navi ONG.”
A chi si rivolge con questa sua iniziativa?
“Rivolgo questo appello a tutti coloro che conservano ancora la propria umanità e credono nei diritti fondamentali degli esseri umani.”
E perché la scelta dello sciopero della fame?
“Credo che questa situazione, assurda e criminale, dove rifugiati inermi vengono abbandonati sulla nave Sea Watch, per meri calcoli politici, non può continuare, ed é necessaria una forte reazione popolare per farli sbarcare immediatamente. Questo governo sta dimostrando il peggiore cinismo razzista. Occorre riaffermare, ora, i diritti fondamentali degli esseri umani, mettendoci la faccia.
Se non ora, quando?”
Perché proprio davanti la Prefettura?
“Perché rappresenta questo Governo, ed è giusto rivendicare in questo luogo l'immediata accoglienza dei 49 rifugiati, 49 esseri umani”.
Non ci sono persone o associazioni al suo fianco; cosa spera per il futuro?
“Spero vi siano più iniziative di questo genere anche qui a Rieti, perché tutti possiamo fare un gesto di solidarietà e di umanità. Bisogna liberarsi da questa paralisi mentale e si deve reagire”.
Mentre avviene l'intervista avvisiamo Ferraro che è stato trovato l'accordo per far scendere a terra i 49 migranti e gli chiediamo: perché non prima gli italiani e i terremotati, come sostengono in molti?
“Se i politici parlano tanto di migranti, forse è anche per mettere da parte proprio i terremotati e non far vedere l’immobilismo vergognoso che c’è; vediamo L’Aquila e vediamo Amatrice e i soldi ci sarebbero ma vengono sprecati in mille modi. Si possono e si devono aiutare i terremotati e tutti i bisognosi, terremotati e migranti compresi.”
I governi europei si stanno sfidando per dimostrare chi è il più forte, alle spalle di 49 esseri umani, che finalmente si è deciso verranno accolti in diversi Stati. Ma allora non è una guerra numerica, una invasione ma, come ci tiene a testimoniare Ferraro, umanitaria: il mondo è costituito da persone e nessuna deve essere dichiarata illegale per nascita.